L'autunno è una stagione bistrattata.
Insomma, se ci fosse un telefono azzurro per la crudeltà sulle stagioni, sarebbe pieno diritto dell'autunno quello di attaccarsi alla cornetta e urlare alla gentile operatrice tutto il suo dolore e tutto il suo strazio per il modo in cui il mondo intero lo accoglie e lo tiene in infima considerazione.
Ma secondo voi l'ha scelto lui di venire dopo l'estate? L'ha scelto lui di coincidere con il rientro negli uffici? Non credo.
Ve l'immaginate? "Io io! Voglio essere io l'unica stagione schifata dagli amanti del caldo e dagli amanti del freddo finalmente riuniti in un unico club!".
Secondo me c'è stata una specie di estrazione.
Han cominciato dal freddo: "Vediamo un po' chi accompagnerà milioni di allegri sciatori sulle piste delle montagne più belle del mondo? Quale stagione sarà associata al gioioso arrivo di Babbo Natale ed ai festosi fuochi di fine d'anno?" Ed esce inverno.
Sguardi tesi tra gli altri tre: ci sono ancora posti buoni a cui puntare, ma non per tutti. Uno dovrà cadere.
Seconda estrazione. Rullo di tamburi: "Chi si prende le graziose rondinelle, i fiorellini, i primi giorni di sole da godersi al parco?". Ed il foglietto dice primavera. Soddisfazione nel fan club.
Anche la seconda chance se n'è andata. Nell'angolo i concorrenti rimasti si guardano in cagnesco. La tensione è alle stelle. Due stagioni, due contendenti. Un solo vincitore.
Ecco che la mano rimesta gli ultimi due bigliettini. Un sapiente sguardo intorno, ed il pugno si ritrae stringendo il verdetto: "Chi si aggiudicherà questa stagione sarà il re delle vacanze, dei gelati, delle grigliate con gli amici e del mare. Sarà il più atteso da tutti i lavoratori, il più sognato dagli studenti, il più desiderato dagli albergatori (e non è che si può proprio sempre essere poetici)". Le luci si abbassano. Il pubblico si zittisce. Lo speaker guarda il piccolo foglio che gli è stato appena consegnato. Avvicina il microfono alle labbra. Prende fiato e.. "Estate!"
L'eco festoso non è ancora cessato che il notaio estrae l'ultimo nome dal cappello. È lui. I giochi sono fatti. L'autunno se ne va triste, proprio come la stagione che gli è toccata in sorte.
Quindi siate buoni e non prendetevela. In fondo non è colpa sua se è qua da tre giorni e già vi siete ammalati.
Insomma, se ci fosse un telefono azzurro per la crudeltà sulle stagioni, sarebbe pieno diritto dell'autunno quello di attaccarsi alla cornetta e urlare alla gentile operatrice tutto il suo dolore e tutto il suo strazio per il modo in cui il mondo intero lo accoglie e lo tiene in infima considerazione.
Ma secondo voi l'ha scelto lui di venire dopo l'estate? L'ha scelto lui di coincidere con il rientro negli uffici? Non credo.
Ve l'immaginate? "Io io! Voglio essere io l'unica stagione schifata dagli amanti del caldo e dagli amanti del freddo finalmente riuniti in un unico club!".
Secondo me c'è stata una specie di estrazione.
Han cominciato dal freddo: "Vediamo un po' chi accompagnerà milioni di allegri sciatori sulle piste delle montagne più belle del mondo? Quale stagione sarà associata al gioioso arrivo di Babbo Natale ed ai festosi fuochi di fine d'anno?" Ed esce inverno.
Sguardi tesi tra gli altri tre: ci sono ancora posti buoni a cui puntare, ma non per tutti. Uno dovrà cadere.
Seconda estrazione. Rullo di tamburi: "Chi si prende le graziose rondinelle, i fiorellini, i primi giorni di sole da godersi al parco?". Ed il foglietto dice primavera. Soddisfazione nel fan club.
Anche la seconda chance se n'è andata. Nell'angolo i concorrenti rimasti si guardano in cagnesco. La tensione è alle stelle. Due stagioni, due contendenti. Un solo vincitore.
Ecco che la mano rimesta gli ultimi due bigliettini. Un sapiente sguardo intorno, ed il pugno si ritrae stringendo il verdetto: "Chi si aggiudicherà questa stagione sarà il re delle vacanze, dei gelati, delle grigliate con gli amici e del mare. Sarà il più atteso da tutti i lavoratori, il più sognato dagli studenti, il più desiderato dagli albergatori (e non è che si può proprio sempre essere poetici)". Le luci si abbassano. Il pubblico si zittisce. Lo speaker guarda il piccolo foglio che gli è stato appena consegnato. Avvicina il microfono alle labbra. Prende fiato e.. "Estate!"
L'eco festoso non è ancora cessato che il notaio estrae l'ultimo nome dal cappello. È lui. I giochi sono fatti. L'autunno se ne va triste, proprio come la stagione che gli è toccata in sorte.
Quindi siate buoni e non prendetevela. In fondo non è colpa sua se è qua da tre giorni e già vi siete ammalati.
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Ed ora che ho detto quel che volevate, qualcuno mi potrebbe passare quei dannati fazzoletti e lo sciroppo che mi avevate promesso, maledizione?
Ed ora che ho detto quel che volevate, qualcuno mi potrebbe passare quei dannati fazzoletti e lo sciroppo che mi avevate promesso, maledizione?
Ah, stavate ancora registrando?
Scusate.
La rifacciamo?
Questo post è una delizia :P ^^ <3! Dev'esser andata proprio così, ne sono certa. Te lo dice una cuspide nata l'ultimo giorno d'estate che da un po' di stagioni ha scoperto di amare appassionatamente l'autunno ;)
RispondiEliminaMa solo io sono chiusa in casa a brontolare con il naso che gocciola? Uff.. :P
Elimina(I tuoi commenti sono sempre preziosi. :* )
Tu dici che arriva da lì l'autunno ? Io credo derivi dall'esclamazione del pescatore siculo scazzato : ah, u' tunno.
RispondiEliminaEd è subito pesca.
.... buono questo mescal
Ciao
Non mi sono inoltrata nella filologia. Per ora. (Ma giuro che terrò a mente questa possibilità)
EliminaE poi sono pochi gli scemi come me che si trovano in giro...
RispondiEliminaPs: io amo l'autunno. E l'inverno, senza il Natale.
Pochissimi! :)
EliminaNel testo non sapevo dove ficcare gli asterischi, te li lascio qui: ********** :*