martedì 21 febbraio 2012

Suocere e labrador

Il vento è fastidioso.

Il vento ti ributta nel giardino le foglie che avevi impiegato tutto il pomeriggio ad ammucchiare.

Il vento raccoglie con grazia un granello scelto in mezzo a milioni tra le sabbie del deserto sconfinato. Il vento lo porta con sé, lo custodisce. Il vento lo coccola e con infinita cura lo accompagna fino a te. Dritto nel tuo occhio.

Il vento è fastidioso ma preciso: lui sa quando hai appuntamento dal parrucchiere.

Insomma: il vento somiglia in modo preoccupante a tua suocera e/o al grasso labrador esagitato che sembrava un'idea tanto buona quel Natale di sette anni fa.

                                                  Poi però il vento ti fa delle robe così e allora tu cos'è che gli puoi dire?



Per rispondere anticipatamente alle prevedibili obiezioni:
  • Sì, il tuo labrador sa quando vai dal parrucchiere, e quel nuovo taglio non gli piace affatto.
  • Sì, tua suocera appena ti volti prende e risparge le foglie in giro per il prato per il puro piacere di rinfacciare alla figlia di aver sposato un imbecille.
  • Per il granello di sabbia non ho esperienze dirette: parlo per sentito dire.

9 commenti:

  1. Ah però, fortunella direi!

    (parlo del granello di sabbia)

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    1. Vero? Lo penso ogni volta, sinceramente, tra un'imprecazione e l'altra!

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  2. L'hai fatta tu la foto o tua suocera?

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    1. Io. Per ora niente suocere, solo fiducia incondizionata nei luoghi comuni.

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  3. Già. Sono molto più fedeli di noi "omini". ;)

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  4. Inoltre il vento, come le suocere, ti arriva sempre dietro al collo, in qualunque direzione tu sia girato. Per i labrador, non ti so dire...
    (Dannato Blogspot, non mi fa commentare con l'account di wordpress.)

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  5. ma quella è piazza Statuto, stupenda

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