lunedì 2 aprile 2012

Ma a Pasqua

(Lunedì 26 Marzo, al bar)
Ma a Pasqua che tempo fa?
A Pasqua mancano due settimane!
Devo organizzarmi.
Ma è impossibile dirlo ora, è troppo presto!
Ti chiamo nel pomeriggio?
Va bene.

 



Ormai lo so.
Si comincia grossomodo intorno alla prima decade di marzo. Da lì in avanti chiunque mi si avvicini sorridente chiedendomi se "ci sono novità per Pasqua" non lo sta facendo per invitarmi ad un pranzo con gli amici.
Chi mi conosce e sa dove lavoro, in questo periodo comincia compulsivamente a cercarmi. A corteggiarmi. Ad interrogarmi.
Che tempo farà? Sarà caldo? Tirerà vento? E l'umidità? Uscirà il 73? (Questo non me lo chiedono, ma l'attendibilità della mia risposta alle domande precedenti sarebbe comunque paragonabile a questa)
Vogliono l'anteprima, e guai a fingersi sorpresi! A quanto pare un mese (meglio sei settimane per stare tranquilli) è l'anticipo minimo indispensabile per sapere se il dilemma pasquale quest'anno sarà decidere come vestirsi per il picnic (sole) o come abbinare in salotto tendine e centrotavola (pioggia e/o entomofobia, anch'essa dipendente dal meteo in base ad un complicato algoritmo che collega formiche, umidità, panini con la maionese).

Forse a voi sembra sensato pensare che con l'avvicinarsi del giorno della resurrezione la magia nell'aria debba essere sufficiente a creare quel piccolo varco temporale sufficiente al meteorologo per dare una breve sbirciatina un po' più in là. Bene, benissimo, sbagliate.
Non so se sia perché in sala meteo i rosari normalmente non si sprecano (se non quando cade la rete e non si riescono a spedire i bollettini), ma l'aiuto divino alla previsione del tempo allo stato attuale non è statisticamente rilevante.

Ancora. Il fatto che in un istante qualunque dell'anno nessuno si azzardi a spingersi oltre il terzo, massimo quarto giorno di previsione dello stato dell'atmosfera, per voi  non ha nessun peso quando si avvicina la Pasqua.
La Pasqua infatti (e per estensione Pasquetta) non è un giorno come gli altri. È il giorno in cui Nostro Signore, dando finalmente fondo a tutti i suoi poteri, sconfigge la morte abbandonando il sepolcro la mattina della Domenica un attimo prima dell'arrivo dei Testimoni di Geova.
In questo giorno speciale sarebbe dunque normale aspettarsi da quei lazzaroni (tanto per restare in tema) dei modelli un piccolo sforzo in più per mostrare la luce (o, più spesso, l'ombra) al povero piccolo albergatore frustrato. Ma niente, quegli ingrati tirano dritto e fanno orecchie da mercante.

Perdonate lo sfogo.
Con questo vi saluto e, fatevene tutti una ragione, non dirò nulla fino a venerdì.


P.S.(1):Tanto a Pasqua piove, sempre*. 
*Questa dichiarazione compare a puro titolo dimostrativo. Ché poi forse fa pure bello per Pasquetta, ma ora è un po' presto per dirlo. No, non richiedetemelo domani mattina.

P.S.(2): Detto ciò, se Dio avesse avallato la tradizione del picnic di Pasquetta non sarebbe risorto in primavera, ma attorno al 20 di Luglio.

3 commenti:

  1. Non è Dio che è risorto, ma Gesù.
    Detto questo, odio i pignoli.

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    1. Ma alla fine non si scopriva che erano la stessa persona?? Ah, no. Quello forse era Psyco.
      (Comunque non ci ho mai capito niente con queste famiglie allargate.)

      (P.S.: Scusa per ieri, la cosa ad un certo punto potrebbe esserci un po'scappata di mano.. :timido:)

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  2. Cioè meteorologa? Ma dai? Ma pensa? Ho capito tutto allora. Forte. Sì.

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