mercoledì 9 maggio 2012

Bar Sport

Ecco, lo sapevo, l'ha fatto di nuovo. Ma guarda qua che roba! Giuro che non ci credo. Sempre uguale, stesso schema. Niente fantasia, innovazione, inventiva. O che so, un minimo di prospettiva per lo meno, nulla! Ma guarda lì. Potresti dirlo a occhio che è opera sua, peggio di una firma. Lascia l'asse della saccatura tutto sbilanciato in avanti e poi guardalo lì il risultato. Alla prima spinta da dietro si strozza e si blocca tutto. No ma dico, l'hai visto? L'asse inclinato Nord-Est/Sud-Ovest, tutto storto. E poi è chiaro, guardalo lì il risultato. Se lo inclini così poi è ovvio che il minimo in quota si isola e rimane là per giorni: non te lo togli più! Voglio dire, ma su andiamo! Ma lo vedo solo io quanto è prevedibile l'evoluzione di uno schema come questo? Lo capisce anche un bambino che una saccatura che ti arriva dalle Isole Britanniche e si è già fatta mezza Europa solo questa settimana non me la puoi lasciare in campo così. Lo sai che va a finire che te la bloccano da est e da lì non la smuovi più. Arriva, se arriva, e si ritrova con il blocco già ben schierato sui Balcani e allora mi dici cosa può fare? Devo sperare nell'Anticiclone delle Azzorre? Ma per favore! A parte che siamo ancora in primavera e si sa, l'atlantico gioca tutto un altro campionato, e quello prima dell'estate non l'ha ancora finita la preparazione. Poi sono anni che di là arrivano spompati: gruppo vecchio, sempre uguale, adagiati sulle glorie passate. Ma c'è da capirli eh, mica è colpa loro: è che non hanno più stimoli. Nella zona loro sono di gran lunga i più forti, gli altri li superano senza nemmeno faticare più di tanto. E quando attorno non hai competizione è dura tenersi in forma. Mica come da noi, che lo sanno tutti che il nostro è il meteo più bello del mondo! Comunque dicevo: con l'asse tutto piegato, lì, ti isolano il minimo in quota come niente, guardalo lì, a 500 hPa, chiaro come il sole! E a quel punto la partita è già scritta. La via è una sola: aria umida dal Golfo Ligure su per gli Appennini e sulla costa il disastro è fatto; poi l'aria che passa (e ne passa, te lo dico io) arriva in Piemonte e si trova il blocco delle Alpi. Ah, le Alpi! Quello sì che è un bel gruppo. Sempre ben schierato, fermo. Non cede di un passo, aspetta chiunque si faccia avanti senza farsi spaventare. Puoi mandare addosso alle Alpi vento dalla pianura da Est, dal mare a Sud, pure variabile con la quota. Loro sono lì, schierate, pronte a riceverlo. È quel modo di porsi un po' all'antica, sembra di vederlo da secoli, no? Un po' statico forse, però alla fine dei conti è pur sempre una certezza. E poi dai, ancora punti sul promontorio di alta pressione Africana? Si vedeva da qui che avrebbe ceduto in un attimo! Anche lui era una settimana che spingeva e spingeva ininterrottamente fin su da noi. Dopo una prestazione così non puoi più farci affidamento. Stress, correnti che non tengono più, si chiude un po' da dietro e qui da noi, davanti, lo vedi solo se per caso è quell'altro che cede di schianto. E poi, anche se fosse, una volta lì lo vedi che non sa cosa fare. Non ha più spinta, dissipa energia, gira su se stesso, e come niente si fa sollevare dalla prima aria fredda del nuovo fronte che arriva, bello fresco e in piena evoluzione. E a quel punto è tardi. Già, è tardi per correre ai ripari. La convezione quando si innesca non c'è più verso di bloccarla. Sai quando comincia, e poi puoi solo sperare che il suolo si raffreddi abbastanza in fretta da tagliarle le gambe e salvare il salvabile. Ma cos'è che dicevo? Ah, sì. Lo vedi che l'anticiclone non ce la fa più. E allora tu se sei furbo che fai? Metti l'asse come dico io! Lo metti per bene Nord-Sud. Con l'anticiclone ridotto così sei tranquillo, no? Ti puoi anche scoprire un po' sui Balcani, tanto dai, lo vedi che non ce la fa più a farti su un bel blocco. Allora tu hai la tua bella saccatura che arriva dalla Francia, ti entra sul Piemonte pulita, non si spezza. Ti becchi la tua pioggia uno, massimo due giorni, ché quello non lo puoi mica evitare. Lo vedi che hai a che fare con una perturbazione bella forte, soprattutto all'inizio dell'evento. Tutto sta nel riuscire ad incassare come si deve al principio ed essere pronti a scattare appena quella molla un po'. Ecco, se tu fai così, la struttura resta compatta, le linee belle strette, e il minimo non si isola! Non si blocca sulla Liguria, che poi si forma anche al suolo e ti fa l'alluvione come a inizio stagione. No, la tua saccatura tu la fai passare avanti veloce, dico, due giorni di pioggia, tre al massimo e poi ti gira a phoen. Meglio il vento dell'acqua, no? Il vento alzerà anche un po' di polvere ma di sicuro non ti va a riempire i bacini, non ti va a fare la piena! E poi è fatta! La saccatura passa via veloce, il vento ti spazza per bene le ultime nubi e la terza notte tu puoi startene lì a goderti il tuo bel risultato. Ti rilassi, hai portato a casa la tua bella prestazione, ti puoi mettere col tuo bel naso per aria a goderti il cielo stellato. Che poi in quelle notti così, dopo il vento, il cielo è così limpido che le stelle ti sembra quasi di poterle contare! (Vabbé, juventini a parte.)

4 commenti:

  1. Il vostro odio non fa che renderci più forti...divertitevi sabato, alla facciaccia mia.

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    1. :( Se vuoi, per dimostrare che le mie intenzioni sono di pace, amore e fratellanza dico a Vincino di chiamarti e salutarti di persona! (Dovrei avere ancora un'oretta di chiamate gratis questo mese, sarebbe un peccato sprecarla.)
      Ci mancherai! (Però davvero, eh.)

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  2. Per carità di dio, salutamelo, ma digli che ci sentiamo poi in privato. E non fate tanto gli intellettuali. Non vi/ci si addice...

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  3. Va bene tutto, ma non ho capito se devo mettere i teli per la grandine.

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